Il pane, un pò di storia
Il pane è l’alimento base della nostra alimentazione ed ha una storia molto antica nel nostro paese. Risale all'epoca dei Romani e, prima ancora, sono state trovate testimonianze della sua produzione nell’antico Egitto. Durante l’Impero Romano il pane veniva visto come un alimento importantissimo per tutto il popolo tanto che una legge aveva stabilito che tutti avevano il diritto di averne in casa o potevano farselo da soli acquistando la farina.
Durante il Medio Evo, forse a causa delle invasioni barbariche, il mestiere del panettiere ebbe un periodo di crisi; solo i monasteri avevano le possibilità di avere dei panifici, fatta eccezione per i nobili che avevano il permesso di realizzare il pane in proprio mentre i contadini erano costretti ad utilizzare i loro forni per produrre vari tipi di pane per la propria alimentazione.
Con l’arrivo del Rinascimento tutto è cambiato: i mestieri del mugnaio e del panettiere tornarono ad essere di uso comune. Dall’800, il pane divenne un alimento molto comune, grazie all'industrializzazione che permise di utilizzare delle macchine impastatrici.
Al giorno d'oggi, in Italia, esistono moltissimi tipi di pane con caratteristiche differenti in base alla regione di provenienza: la pitta della Calabria, il pane senza sale nelle Marche e in Toscana, la rosetta del Lazio, il pane di Altamura in Puglia, il pane di grano nel Salento, il carasau in Sardegna, il Brustengolo dell'Umbria, la muffoletta in Sicilia e i grissini di Torino in Piemonte sono solo alcuni tipi che sono arrivati ai giorni nostri.
Il pane soddisfa tutti i quattro sensi col suo profumo, la sua consistenza, le sue forme ed il suo gusto e nel corso dei secoli ha assunto forme e tipologie che l’hanno reso un cibo fondamentale per la nostra dieta.